Amnesty International

Amnesty International

 L’organizzazione è stata fondata nel 1961 e opera in 71 paesi del mondo, utilizzando come forma di finanziamento anche il 5×1000 dei contribuenti. Una delle attività avviate è il Crisis Evidence Lab, un team multidisciplinare che utilizza strumenti di indagine digitale all’avanguardia per verificare, documentare e segnalare tempestivamente le violazioni dei diritti umani.

Amnesty svolge anche attività di pressione su governi, istituzioni e aziende affinché agiscano per promuovere e far rispettare i diritti umani; in campagne e azioni per diffondere la cultura dei diritti umani e favorire i necessari cambiamenti legislativi attraverso raccolta di firme, mobilitazioni, eventi culturali e artistici ed educazione nelle scuole.

Amnesty International ha dichiarato che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è una evidente violazione della Carta delle Nazioni Unite e costituisce il crimine internazionale di aggressione.

Amnesty International ha sollecitato gli stati membri delle Nazioni Unite a sostenere la Carta delle Nazioni Unite, che proibisce l’uso della forza contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica degli stati con le uniche eccezioni dell’autodifesa e quando l’uso della forza sia autorizzato dal Consiglio di sicurezza, eccezioni che non possono essere riferite al contesto attuale.

Sulla base del diritto internazionale gli stati devono risolvere le dispute internazionali attraverso mezzi pacifici e in forme tali da non mettere in pericolo la pace, la sicurezza e la giustizia internazionali.

“L’invasione dell’Ucraina è un fatto grave che può essere definito solo in un modo: aggressione. La Russia sta invadendo il cuore dell’Ucraina, sta cercando di deporre il suo governo legittimamente eletto con azioni che hanno un impatto concreto e massiccio sulla vita, sull’incolumità e sul benessere dei civili. Le azioni della Russia non possono minimamente essere giustificate da alcuno dei motivi proposti da Mosca. E tutto questo viene commesso da un membro permanente del Consiglio di sicurezza”, ha dichiarato Agnés Callamard, segretaria generale di Amnesty International.

“La Russia sta chiaramente violando i suoi obblighi internazionali, Il suo operato è palesemente contrario alle norme e ai principi su cui sono state fondate le Nazioni Unite. Questo flagrante disprezzo non può essere imitato da altri e non dovrebbe compromettere la capacità delle Nazioni Unite di contrapporsi a questo modo di fare”, ha aggiunto Callamard.

Dall’inizio dell’invasione russa, Amnesty International ha documentato un crescendo di violazioni del diritto internazionale umanitario e del diritto internazionale dei diritti umani, come gli attacchi indiscriminati contro aree e infrastrutture civili che hanno causato perdite di vite umane. Gli attacchi contro obiettivi protetti, come scuole e ospedali, l’uso di armi indiscriminate come i missili balistici e l’impiego di armi vietate come le bombe a grappolo possono costituire crimini di guerra.

“In meno di una settimana, l’invasione dell’Ucraina ha causato una massiccia crisi umanitaria, dei diritti umani e di sfollati che ne hanno fatto la peggiore catastrofe della recente storia europea. La Russia non sta solo violando la sovranità di uno stato vicino e del suo popolo ma sta anche sfidando l’architettura di sicurezza globale e sfruttandone le fragilità, anche di un Consiglio di sicurezza mal funzionante”, ha proseguito Callamard.

“Sollecitiamo tutti gli stati parte del Tribunale penale internazionale e l’intera comunità internazionale a cooperare a questa indagine, che non può andare avanti da sola. Perché vi sia un accertamento delle responsabilità occorreranno tanto uno sforzo innovativo e comune delle Nazioni Unite e dei loro organi quanto iniziative a livello nazionale basate sull’applicazione del principio della giurisdizione universale”, ha commentato Callamard.

“In questa fase iniziale, la raccolta e la conservazione delle prove saranno fondamentali per l’esito delle future indagini. Soprattutto, dovremo assicurare che le vittime dei crimini di guerra in Ucraina, tragicamente in aumento, sappiano che la comunità internazionale è determinata ad assicurare una riparazione alla loro sofferenza”, ha concluso Callamard.

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